Le 100 mila firme contro il progetto minerario della Codelco, nella foresta ecuatoriana

L'estrattivismo minerario della Codelco in Ecuador distrugge le foreste Gli interessi della compagnia Codelco in Ecuador minacciano le foreste di montagna

6 nov 2014

Le firme che si consegneranno alla compagnia statale Codelco in Cile sono state raccolte attraverso la pagina web di Salviamo la Foresta.

Lunedì 3 novembre, una delegazione di residenti della zona di Intag, Imbabura, Ecuador, composta da Marcia Ramírez, Lauro Lucero, della comunità di Junin e Chalguayaco Alto, insieme a Rosario Piedra, madre di Javier Ramírez, incarcerato da 7 mesi per difendere la vita, la natura e l'acqua, ha incontrato la Commissione per i Diritti Umani della Camera dei Deputati del Cile. Ad accompagnarli è stato il Sindaco di Cotacachi, della zona di Intag. L'obiettivo della visita era di fornire informazioni sul conflitto generato dall'attività estrattiva mineraria nella zona di Intag, dove la compagnia statale cilena assieme a quella ecuatoriana ENAMI (compagnia Nazionale Mineraria dell'Ecuador) vogliono sviluppare un mega progetto minerario, andando contro la volontà della popolazione locale.

Marcia Ramírez e Lauro Lucero hanno fornito tutte le informazioni sulla biodiversità della zona, spiegando quanto è accaduto da quando la Codelco-ENAMI sono entrate in modo forzoso nella loro comunità con un contingente di 200 agenti della polizia. Rosario Piedra ha esposto la situazione dei suoi figli e ha chiesto di esprimersi in merito all'incarcerazione di Javier Ramírez. Jomar Cevallos ha esposto le azioni e proposte dell'amministrazione municipale, sottolineando la necessità di realizzare una consulta popolare per decidere l'ingresso o meno delle compagnie minerarie sul territorio.

La Commissione per i Diritti Umani, dopo aver ascoltato attentamente i testimoni, ha dimostrato la propria solidarietà con la popolazione di Intag ed ha dichiarato il proprio appoggio permanente al fine di chiarire le questioni inerenti a Codelco. Roberto Poblete, deputato membro della Commissione ha risaltato l'importanza della visita ed ha dichiarato di sentirsi in parte responsabile per le azioni che la compagnia cilena realizza al di fuori del suo paese. Ha sostenuto inoltre, che è necessario impegnarsi contro gli abusi di tutte le compagnie transnazionali, soprattutto se statali.

La Commissione solleciterà a Codelco e alla Cancelleria l'invio di tutte le informazioni sul progetto “Llurimagua” e sulle azioni della compagnia cilena e invierà, inoltre, una lettera alla Commissione per i Diritti Umani dell'Assemblea Nazionale dell'Ecuador.

La delegazione si è riunita anche con i rappresentanti dell'Istituto Nazionale per i Diritti Umani e in seguito con i lavoratori di Codelco, per rendere noti i dettagli della relazione avuta da parte della comunità con la compagnia.

Da un mese si sta cercando di ottenere un appuntamento con le autorità di Codelco, però non c'è stata risposta favorevole, per tanto mercoledì alle 11:00 è stata recapitata una lettera presso gli uffici di Codelco a Huérfanos 1270, e si organizzerà una manifestazione per informare quello che sta progettando la compagnia statale in uno dei territori più biodiversi del pianeta.