La natura in Europa è in salvo, per ora.

Una pavoncella Gli uccelli europei come la pavoncella ora hanno più possibilità di sopravvivere (© Andreas Trepte/www.photo-natur.de CC BY-SA 2.5)

19 dic 2016

L'Unione Europea ha accantonato il progetto di indebolire le misure di protezione della natura. La Commissione Europea ha valutato la possibilità di indebolire due direttive comunitarie, che avrebbero minato la tutela dell'ambiente e delle specie. Dopo le numerose proteste degli ambientalisti di tutta Europa ha fatto marcia indietro

Il dibattito è durato due anni. La Commissione Europea aveva presentato le due direttive più importanti - sugli ​​Uccelli e sugli Habitat naturali e della flora e fauna selvatiche - sottoponendole a un così detto test di stress. L'obiettivo era quello di ottenere "meno burocrazia" e una "modernizzazione", questo significava anche indebolire notevolmente le direttive. Di conseguenza, molti ambientalisti europei hanno visto in questo un tentativo di diluire gli standard di riferimento e aprire le aree naturali per lo sfruttamento economico frutto di una mentalità focalizzata solo sul breve periodo- a scapito della natura.

I commissari hanno deciso di non toccare le direttive vigenti. Così si evita la distruzione dell'ambiente e la pressione su varie specie, come molti uccelli, gatti selvatici, lupi, castori e gru. La Natura in Europa, in ogni caso, è in serio pericolo e le direttive devono essere rigorosamente rispettate, cosa che attualmente non avviene. C’è davvero bisogno ulteriori più misure di protezione, e non un indebolimento.

A questo successo hanno contribuito quasi 125.000 firme raccolte da Salviamo la Foresta. E 'un successo per la natura regionale. Le politiche dell'Unione Europea, tuttavia, hanno anche gravi conseguenze per la natura dei paesi tropicali, poiché portano alla distruzione delle loro foreste. Per questo vi esortiamo a firmare la nostra petizione contro l'uso massiccio di biocarburanti.