Isola di Mauritius: non uccidete i pipistrelli!

Pipistrello della frutta o volpe volante (Pteropus niger) Un pipistrello della frutta (© Jacques de Speville)
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Nell’isola di Mauritius, il governo ha deciso di uccidere 18.000 pipistrelli perché danneggerebbero le coltivazioni commerciali di frutta. La decisione potrebbe causare l’estinzione della specie e per questo bisogna fermarla immediatamente.

Lettera

CA: President Barlen Vyapoory; Primo Ministro Pravind Jugnauth; Governo dell’isola di Mauritius

“L’isola di Mauritius vuole eliminare migliaia di pipistrelli della frutta, minacciando la specie di estinzione. Questo stermino deve essere fermato.”

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Il pipistrello della frutta di Mauritius è una specie di grandi dimensioni conosciuta anche come volpe volante. “La popolazione è in allarme, il turismo potrebbe diminuire”, dice Vikash Tatayah della Mauritian Wildlife Foundation.

Ad oggi il governo ha reso noto che i pipistrelli hanno mangiato i mango ed i lici delle piantagioni commerciali di frutta. Per questo è stata decisa l’uccisione di 18.000 pipistrelli.

Apparentemente a Mauritius vivono 90.000 esemplari di Pteropus niger, però persone esperte assicurano che sono molti meno. La decisione potrebbe portare la specie all’estinzione, avverte l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura UICN, che elabora la lista rossa. Attualmente, i pipistrelli di Mauritius sono classificati come specie “vulnerabile”, presto saranno “minacciati di estinzione”. Un ciclone o lunghi periodi di siccità potrebbero sterminare definitivamente questi animali.

Uno studio dell’Università di Bristol contraddice l’accusa che ritiene i pipistrelli responsabili del cattivo raccolto della frutta. La perdita imputabile agli animali sarebbe di non oltre l’11%. Le misure da adottare devono essere meno aggressive e dirigersi al miglioramento della gestione delle piantagioni.

Quello che viene pericolosamente omesso è che i pipistrelli - i mammiferi più grandi dell’isola – con un’apertura alare di 80 cm, impollinano i fiori e distribuiscono i semi. Un’uccisione massiccia in questa stagione dell’anno colpirebbe gravemente le femmine gravide e lascerebbe i piccoli orfani senza possibilità di sopravvivenza.

Lo sterminio dei pipistrelli è già iniziato. Alla popolazione è stato intimato di non addentrarsi di notte nella foresta, data la presenza delle forze di sicurezza che sparano agli animali. Firma oggi la petizione che consegneremo presto alle autorità di Mauritius. 

Lettera

CA: President Barlen Vyapoory; Primo Ministro Pravind Jugnauth; Governo dell’isola di Mauritius

President Barlen Vyapoory,
Primo Ministro Pravind Jugnauth:

Il vostro governo progetta di uccidere 18.000 pipistrelli. Così pensate di rispondere ai reclami dei produttori commerciali di frutta, che sostengono che i pipistrelli si mangiano la frutta.

Difensori della natura e scienziati rifiutano con tenacia questa decisione.

La popolazione dei pipistrelli della frutta è di molto inferiore ai 90.000 esemplari, cifra che normalmente si sostiene essere attuale. La comunità scientifica parla di un massimo di 50.000 esemplari. L’uccisione da voi decisa potrebbe portare questa specie all’estinzione, avvisa l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura UINC. Per ora la specie è classificata come “vulnerabile”, e pronto potrebbe passare alla categoria definita “in pericolo critico” di estinzione.

Affermare che i pipistrelli sono la causa della scarsità dei raccolti di frutta non è giustificabile. Ai pipistrelli è imputabile, al massimo, l’11% delle perdite. Un’uccisione di massa non aiuterebbe i produttori di frutta e non ha nessun senso dal punto di vista economico.

Le argomentazioni ecologiche ed etiche sono importanti: la decisione non tiene conto del fatto che impollinano i fiori e distribuiscono i semi in tutta l’isola. Lo sterminio si terrà durante la stagione della nascita dei piccoli, questo potrebbe significare l’eliminazione della generazione successiva di pipistrelli.

La popolazione si oppone all’uccisione dei pipistrelli. In un sondaggio, il 90% degli intervistati ha manifestato di avere nei confronti degli animali un atteggiamento “neutrale” e in alcuni casi “molto positivo”. Per favore, tenete seriamente in conto le avvertenze della comunità scientifica e fermate le uccisioni. Non mettete a rischio di estinzione una specie animale che esiste solo nell’isola di Mauritius.

Questo sterminio non può che danneggiare l’immagine di Mauritius nel mondo.

Distinti saluti