Fermiamo le mire di Bolsonaro sui territori indigeni in Amazzonia
Il presidente brasiliano vuole far approvare in fretta una legge che aprirebbe un quarto della foresta amazzonica a dighe e miniere, con il pretesto di affrontare la carenza di fertilizzanti russi derivante dalla guerra in Ucraina. Gli indigeni denunciano la menzogna di Bolsonaro. Contribuisci a difendere i loro territori.
News e aggiornamenti LetteraCA: Al Parlamento brasiliano (Camera dei Deputati e Senato Federale), al Governo brasiliano e alle altre autorità competenti
“No alle miniere e alle dighe nei territori indigeni! Il disegno di legge PL 191/2020 va fermato.”
Il progetto di legge PL 191/2020 presentato al Congresso Nazionale del Brasile dal partito del presidente Jair Bolsonaro minaccia un totale di 1,17 milioni di km² di territori indigeni riconosciuti e delimitati dallo Stato. Il loro obiettivo è quello di aprire enormi aree della foresta amazzonica a progetti minerari ed idroelettrici.
Le comunità indigene, riunite nell'APIB - Articolazione dei Popoli Indigeni del Brasile - si oppongono fermamente a questa legge, che considerano incostituzionale e che viola chiaramente i diritti dei popoli indigeni.
Il 9 marzo 2022, il Parlamento brasiliano ha considerato la proposta di legge particolarmente urgente. Ciò significa che il testo non deve passare attraverso le solite fasi di redazione e potrebbe essere adottato in plenaria entro 30 giorni.
Il presidente Bolsonaro giustifica l’urgenza di approvazione della sua legge con la guerra in Ucraina. Ci sarebbe il rischio di una carenza di fertilizzanti russi, in particolare di potassio, che comprometterebbe la coltivazione di soia, canna da zucchero e caffè nel paese.
Secondo le organizzazioni brasiliane, questo è un pretesto e una menzogna, poiché non ci sono riserve significative di potassio in Amazzonia. Infatti, Bolsonaro vorrebbe permettere lo sfruttamento economico dei territori indigeni legalizzando la ricerca dell'oro e l'estrazione illegale di bauxite, terre rare e altri minerali.
20.000 minatori d'oro illegali hanno già invaso le terre del popolo Yanomami e 442 miniere d'oro sono state identificate nel territorio Munduruku. Le miniere distruggono gli ecosistemi e avvelenano i fiumi con il mercurio, portando con sé alcol, droga, prostituzione, malattie e crimine.
I territori indigeni sono di fondamentale importanza per l'uomo e la natura: le foreste pluviali dove vivono gli indigeni sono meglio conservate delle aree protette statali. Difendono le loro foreste contro le imprese di disboscamento, minerarie e agricole.
Sotenete l'appello dei popoli indigeni dell'Amazzonia brasiliana con la vostra firma a questa petizione.
Lettera
CA: Al Parlamento brasiliano (Camera dei Deputati e Senato Federale), al Governo brasiliano e alle altre autorità competenti
Gentili Signore, Egregi Signori,
Dichiariamo la nostra solidarietà con le comunità indigene del Brasile e sosteniamo l'analisi e le rivendicazioni dell'APIB* che definiscono il disegno di legge PL 191/2020 come incostituzionale, sia nella forma che nella sostanza.
Viola il diritto alla consultazione e al consenso libero, preventivo e informato dei popoli indigeni. È anche contrario all'interpretazione costituzionale dell'articolo 231 della Costituzione federale brasiliana del 1988.
Il progetto di legge non ha alcuna base giuridica, poiché viola palesemente la dignità dei popoli indigeni. Mira ad autorizzare, in modo incostituzionale e sconsiderato, le attività minerarie nei territori indigeni del paese, mettendo così in pericolo la vita delle popolazioni indigene, comprese quelle in isolamento volontario.
Vi chiediamo quindi di respingere il progetto di legge PL 191/2020.
Cordiali saluti
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* Articulação dos Povos Indígenas do Brasil / Articulation of Indigenous Peoples of Brazil - https://apiboficial.org/2022/03/18/nota-tecnica-sobre-o-pl-1912020/ e https://apiboficial.org/files/2022/03/NOTA-DA-APIB-PL-191.docx.pdf
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Questa petizione è disponible in queste lingue:
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