Camerun: proteggere la foresta di Ebo per sempre

Cercopiteco dalle orecchie rosse nella foresta di Ebo in Camerun Cercopiteco dalle orecchie rosse nella foresta di Ebo in Camerun (© Robbie Whytock, San Diego Zoo Global)
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La foresta di Ebo in Camerun ha una biodiversità di immenso valore, che comprende i gorilla e gli scimpanzé. Il presidente Paul Biya ha appena sospeso i progetti che prevedevano il taglio di 133.392 ettari di foresta, che minacciavano la natura e i mezzi di sussistenza di 40 comunità. Purtroppo, però, la foresta è ancora in pericolo.

News e aggior­namenti Lettera

CA: Al Presidente della Repubblica del Camerun, Sig. Paul Biya

“La foresta di Ebo in Camerun è una delle foreste più biodiverse al mondo. Aiuta a prevenire la sua deforestazione.”

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Nel febbraio 2020, il governo ha rilasciato due concessioni per il legname che prevede il taglio di 133.392 ettari (le dimensioni della città di Londra) nella foresta di Ebo. L'ha fatto ignorando i diritti delle popolazioni locali alla terra ancestrale e al loro diritto di partecipare al processo di consultazione.

Per gli abitanti della regione, questa è la terra dei loro antenati, dove cacciano, pescano, raccolgono piante per il cibo e le preparazioni medicinali, e dove praticano l’agricoltura. Inoltre, per queste popolazioni, la foresta ha rilevanza spirituale e fornisce spazio per rituali e sepolture tradizionali.

Per secoli, oltre 40 popolazioni hanno vissuto all’interno e in prossimità della foresta di Ebo senza metterla in pericolo.

Nel 2002, la primatologa Bethan Morgan ha fatto una scoperta sensazionale: una specie di gorilla a oltre 200 km dai loro parenti più prossimi, forse una nuova sottospecie! 

Un'altra meraviglia di questa foresta sono i suoi 700 scimpanzé, che sembrano essere gli unici al mondo a rompere le noci con pietre e bastoni di legno, con i quali catturano anche le termiti. In altre regioni, i primati padroneggiano solo una delle due tecniche.

Ora, questa biodiversità e gli abitanti della foresta sono in pericolo.

La deforestazione è spesso il primo passo verso la distruzione totale degli ecosistemi, attraendo bracconieri, coloni e speculatori terrieri. Le popolazioni locali perdono i loro mezzi di sussistenza e ed esposte a nuove malattie.

Alle loro istanze si uniscono la comunità scientifica e gli ambientalisti che chiedono la protezione della foresta di Ebo.

Aggiornamento del 19-8-2020: Anche se recentemente il presidente camerunese Paul Biya ha congelato i progetti di deforestazione, la sua decisione non è definitiva. 

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Infor­mazioni

In Camerun, il Ministero delle Foreste e della Fauna Selvatica (MINFOF) è responsabile del rilascio delle concessioni per il taglio del legname, anche se le foreste della regione sono già sottoposte a un notevole sfruttamento.

Molte delle specie che vivono nella foresta di Ebo sono, come il gorilla (Gorilla gorilla gorilla), si trovano nella Lista Rossa delle Specie Minacciate, definite come "criticamente in pericolo". Questo è il caso del colobo rosso di Preuss (Piliocolobus preussi ). Mentre, nella categoria "in pericolo di estinzione" ci sono lo scimpanzé (Pan troglodytes ellioti), il drillo (Mandrillus leucophaeus), l'elefante africano (Loxodonta africana cyclotis), il pappagallo grigio (Psittacus erithacus) e la rana golia (Conraua goliath), e altre specie.

La foresta di Ebo ospita anche più di 160 specie di uccelli, molte delle quali sono endemiche e non si trovano in nessun'altra parte del mondo. Lo stesso vale per almeno dodici specie di piante. Nonostante l'intensa ricerca scientifica, la rilevazione dell'intera ricchezza delle specie è lungi dall'essere esaustiva. Per esempio, i primati notturni, i piccoli mammiferi, i pipistrelli, gli anfibi e i rettili sono stati poco studiati.

Questa foresta immagazzina 35 milioni di tonnellate di carbonio. Pertanto, il suo taglio avrà anche conseguenze negative per il clima globale.

Inoltre, la foresta è stata indispensabile per le popolazione che da essa dipendono per molte generazioni, per esempio per i riti religiosi. Molti degli anziani di oggi sono nati e cresciuti nella foresta di Ebo.

Il progetto Ebo Forest non si limita alla ricerca, ma si attiva anche contro il bracconaggio, un problema in cui gioca un ruolo fondamentale. I "Clubs des Amies des Gorillas" svolgono un lavoro educativo e di monitoraggio.

Nelle vicinanze della foresta di Ebo, la compagnia Greenfil possiede una concessione di 35.000 ettari per la coltivazione di palma da olio che potrebbe essere ampliata a 123.000 ettari. Secondo Greenpeace, 1.700 ettari di foresta sono già stati abbattuti.

Ulteriori informazioni:

Video (in spagnolo): FOCUS Camerun: mobilitazione internazionale per la foresta di Ebo 

 

Lettera

CA: Al Presidente della Repubblica del Camerun, Sig. Paul Biya

Egregio Signor Presidente,

Il vostro paese ospita buona parte delle ultime foreste tropicali rimaste in Africa. La foresta di Ebo è una delle aree più ricche di specie di tutto il Golfo di Guinea. Questa regione ospita più di 160 specie di uccelli e primati in via di estinzione come i drilli e gli scimpanzé. I gorilla sono probabilmente una sottospecie a se, mai identificata prima. Dal 2006, si è vista l’intenzione di dichiarare la foresta di Ebo parco nazionale.

Per secoli, gli abitanti degli oltre 40 villaggi della foresta di Ebo e dintorni hanno vissuto senza metterla in pericolo. Le popolazioni locali rispettano la terra dei loro antenati e la usano per praticare la caccia e la pesca, e per raccogliere le piante della foresta utili per il cibo, la medicina tradizionale e l'agricoltura su piccola scala. Inoltre, la foresta per loro ha un valore spirituale per la celebrazione di rituali tradizionali (danze e celebrazioni di valore spirituale) e ospita numerose tombe delle loro famiglie. La maggior parte dei leader, riuniti nell'Association des Chefs Traditionnels Riverains de La Forêt d'Ebo (ACTRIFE), sono impegnati nella protezione della la loro terra e del loro patrimonio culturale.

Ma la natura e i mezzi di sussistenza di molte persone sono in pericolo!

Il 4 febbraio 2020, il vostro governo ha rilasciato due concessioni di disboscamento che interessano 133.392 ettari nella foresta di Ebo (Unità di gestione forestale UFA 07-005 e UFA 07-006). La popolazione locale non è stata informata o consultata, sebbene sia previsto l’ottenimento del consenso libero, previo ed informato (FPIC).

Se la concessione per il disboscamento venisse rilasciata, si verificherebbe un danno sociale, climatico ed ecologico devastante. La popolazione locale, la comunità scientifica e gli ambientalisti sono in allarme: l'habitat dei gorilla verrebbe distrutto totalmente e quello degli scimpanzé quasi completamente. Gran parte dei 35 milioni di tonnellate di carbonio immagazzinati nella foresta verrebbero liberati contribuendo a peggiorare la catastrofe climatica in corso. La popolazione indigena locale perderebbe i suoi mezzi di sussistenza e sarebbe probabilmente più esposta a nuove malattie.

Vi chiediamo quindi di non rilasciare concessioni di disboscamento e di proteggere e conservare la foresta per la natura e per gli esseri umani.

- Ritirate le concessioni di disboscamento.
- Proteggete la foresta di Ebo e mantenete la promessa di dichiararla parco nazionale.
- Rispettate i diritti tradizionali della popolazione locale, applicate le regole del consenso libero, previo e informato (FPIC) e coinvolgete la popolazione locale in tutta la pianificazione riguardante il futuro della foresta di Ebo.

Cordiali saluti,

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