Il Camerun sospende i progetti di deforestazione nella foresta di Ebo

Gorilla nella foresta di Ebo, in Camerun Gorilla nella foresta di Ebo, in Camerun (© Photo courtesy of San Diego Zoo Global)

21 gen 2021

Questa volta la buona notizia arriva dal Camerun: il governo di questo paese aveva deciso di tagliare ampie porzioni della foresta di Ebo, nonostante sia abitata da gorilla e scimpanzé in via di estinzione. Le proteste in difesa della foresta hanno avuto successo: il presidente Paul Biya ha rivisto la sua decisione!

La foresta di Ebo è un “hot spot “ (una zona di grande valore) per la biodiversità. I circa 700 scimpanzé della Nigeria e del Camerun sono gli unici al mondo che rompono le noci con pietre e legno che fungono da martello e catturano le termiti con i bastoni. È possibile che i gorilla della regione siano una sottospecie a sé stante. Per secoli, gli abitanti di oltre 40 villaggi appartenenti al popolo dei Banen hanno vissuto nella foresta di Ebo e nelle zone circostanti senza metterla in pericolo.

Quando il governo del Camerun ha annunciato nel febbraio 2020 il suo progetto per consentire il taglio di 133.392 ettari di foresta, la popolazione locale, la comunità scientifica e gli ambientalisti si sono allarmati. La deforestazione distruggerebbe i mezzi di sussistenza di molte persone, metterebbe in pericolo la biodiversità unica e annienterebbe l'habitat dei primati.

Ora, il presidente Paul Biya ha sospeso il progetto revocando il decreto legislativo 2020/3216/PM del 14 luglio 2020, che interessa due porzioni di foresta che misurano 68.385 e 65.007 ettari rispettivamente.

"Accogliamo con favore la sospensione dell’ attuale progetto che avrebbe causato la deforestazioni di parte della foresta di Ebo. Tuttavia, siamo preoccupati, perché il futuro è ancora incerto. In ogni caso, la decisione deve essere il primo passo verso il riconoscimento dei diritti dei Banen e la protezione della foresta", scrivono il capo Victor Yetina di Ndikbassogog, in rappresentanza della Munen Retour aux Sources Association e il Dr. Ekwoge Abwe, responsabile dell'Ebo Forest Research Project presso lo zoo di San Diego, California, USA.

Salviamo la Foresta si unisce a Greenpeace Africa e ad altre organizzazioni per preservare la foresta di Ebo. La petizione che abbiamo diffuso a livello internazionale è stata finora firmata da oltre 170.000 persone residenti in tutto il mondo.

"La decisione del presidente Paul Biya corregge un terribile errore. Ora è importante proteggere la foresta di Ebo in modo permanente", afferma Mathias Rittgerott a nome di Rettet den Regenwald/Salviamo la Foresta. "I progetti sono sospesi, ma potrebbero essere riattivati  in qualsiasi momento.

Il direttore della campagna di Greenpeace Africa in Camerun, Ranece Jovial Ndjeudja, ha dichiarato: "La sospensione del progetto di taglio della foresta di Ebo si presenta come un'importante opportunità per la giustizia sociale e ambientale. Greenpeace Africa resta vigile per sostenere i diritti delle comunità e per la protezione delle foreste in Camerun e nel bacino del Congo.

La dichiarazione congiunta del capo Victor Yetina e del dottor Ekwoge Abwe si conclude con una richiesta: "Chiediamo al governo del Camerun di onorare i suoi impegni internazionali* e di promuovere la mappatura partecipativa e la pianificazione territoriale coinvolgendo la popolazione locale. La riforma dei diritti fondiari deve avere al suo centro il pieno riconoscimento dei diritti della comunità."

Anche Salviamo la Foresta resta vigile e accompagna le organizzazioni locali.

 

*Comprendono l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici (2015), l'Accordo sulla conservazione dei gorilla e dei loro habitat (2007) e la Convenzione sulla diversità biologica (1992).