Nessuna avvisaglia di giustizia a oltre un mese dall'omicidio di Simón Pedro Pérez López

Simón Pedro Pérez López, difensore dei diritti umani Simón Pedro Pérez López, assassinato a Simojovel, Chiapas, il 5 luglio 2021 (© Otros Mundos Chiapas)

11 ago 2021

Il 5 luglio 2021, due sicari hanno ucciso Simón Pedro Pérez in Chiapas, Messico. L'omicidio è stato commesso davanti a suo figlio minore. A distanza di poco più di un mese, il gruppo della società civile Las Abejas de Acteal, che riunisce le popolazioni Tzotzil di tre comuni della regione di Los Altos de Chiapas, denuncia la lentezza delle autorità e della giustizia nel risolvere il crimine.

Di seguito un breve video con le parole di Simón Pedro, integrante di Las Abejas de Acteal in Chiapas, assassinato il 5 luglio 2021.

     

SIMÓN PEDRO da Xun Sero su Vimeo .

Simón Pedro era padre, marito, figlio e fratello. Nella vita è stato un difensore dei diritti umani, catechista e membro dell'organizzazione della società civile Las Abejas de Acteal.

Nel suo comunicato, l'organizzazione indigena Tzotzil afferma: "Si procede molto a rilento, come succede da sempre per la giustizia data l’inefficienza del governo in Messico. Quando si tratta di un indigeno che è povero, che è un difensore dei diritti umani e della vita, e soprattutto se lotta pacificamente contro il sistema del cattivo governo e dei ricchi e potenti".

I compagni di Simón Pedro denunciano le irregolarità commesse nell'ambito del processo, come la richiesta dell'avvocato del presunto assassino di riesumare il corpo per "confermare" che Simón Pedro sia morto per ferite d'arma da fuoco. Questo è considerato da loro un’assurdità, date le circostanze del caso, perché secondo le dichiarazioni "Simón Pedro è stato colpito da almeno due colpi di pistola alla testa e l'aggressore - che lo seguiva e lo osservava durante il giorno - gli ha sparato alla schiena.”

"Esigiamo che gli incaricati del cattivo governo messicano di procurare giustizia facciano giustizia reale e non simulata, per il vile assassinio del nostro compagno e fratello Simón Pedro", dichiarano Las Abejas.

Siamo profondamente addolorati e indignati per questo omicidio, uno dei tanti commessi contro i difensori della vita e della natura, una tendenza globale che deve essere fermata con urgenza. 

Siamo solidali con Las Abejas de Acteal, così come con tutti coloro che soffrono per l'attuale conflitto negli altipiani del Chiapas. Va notato che c'è stato un aumento della violenza armata nella regione, che ha portato allo sfollamento forzato di migliaia di persone. Simón Pedro era ambasciatore della speranza per una vita più dignitosa per tutti, negli altipiani del Chiapas, una speranza che vogliamo mantenere viva.

Chiunque voglia unirsi a noi ed esprimere solidarietà può firmare la petizione sul sito web di Salviamo la Foresta 

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