Consegnate le firme all’UNESCO

Sylvian Harmat consegna le 58.000 firme Lazare Eloundou Assomo, Direttore per l’Africa del centro Unesco per il Patrimonio Mondiale

2 nov 2012

Salviamo la Foresta ha consegnato a Parigi 58.000 firme di protesta contro la distruzione della Riserva Silvestre Selous in Tanzania, che e’ patrimonio di questa istituzione. Sylvain Harmat che ci ha rappresentati, ha approffittato di questa visita per conversare con i responsabili riguardo ai rischi che questo caso rappresenta come precedente, l’ eventualita’ quindi di rivedere la decisione e altre possibilita’ di azione.

Venerdi’ 26 di ottobre 2012 ci siamo incontrati nel centro del Patrimonio Mondiale dell’Unesco a Parigi, con il suo direttore per l’Africa il Signor Lazare Eloundou Assomo. Durante la riunione, Sylvain Harmat ha consegnato le 58.000 firme di cittadini di tutto il mondo che si sono uniti alla nostra azione di protesta “ L’uranio minaccia una riserva di animali selvaggi”.

Selous e’ la riserva di animali selvaggi piu’ grande dell’Africa. Il comitato del Patrimonio dell’Umanita’ ha deciso di recente di modificare i propri confini per consentire l’apertura di una miniera di uranio in quest’area.

Nel colloquio approfondito tenutosi con il Signor Eloundou, quest’ultimo ha manifestato che nella stessa UNESCO esiste la preoccupazione riguardo ai rischi ambientali che comporta la modifica dei confini della riserva di Selous in Tanzania. In questi termini lo avrebbe espresso - cosi’ come all’IUCN - al comitato del Patrimonio Mondiale, responsabile delle decisioni politiche cosi’ come quella presa riguardo ai confini del Selous. Il problema va al di la’ di Selous, ha ammesso: stabilito il precedente, questo potrebbe farsi realta’ in altri luoghi nella lista del Patrimonio dell’Umanita’.

Ci sono ancora speranze, la modifica dei confini di Selous verra’ nuovamente discussa durante la 37^ sessione del Comitato Mondiale, che si terra’ tra il 17 e il 27 di giugno del 2013 a Pnom Penh, in Cambogia. L’influenza di organizzazioni non governative come Salviamo la Foresta e’ molto importante per rivedere la decisione che sarebbe molto negativa per la Tanzania.

Mantenere aperto il dibattito e’ particolarmente importante in questo momento. Si invitano tutte le organizzazioni interessate a contattarci per coordinare future azioni e possibilita’ di collaborazione.