Il direttivo della Deutsche Bank affronta le critiche di Salviamo la Foresta

Assemblea azionisti della Deutsche Bank a Francoforte 22 maggio 2014 I direttivi della Deutsche Bank affrontano le critiche di Salviamo la Foresta

30 mag 2014

La Deutsche Bank ha comunicato ad Amici della Terra Europa e a Salviamo la Foresta di aver venduto le sue azioni della compagnia palmicultrice indonesiana Bumitama. La pressione pubblica dà risultati efficaci.

Nonostante le promesse di miglioramento della compagnia Bumitama, quest'ultima continua a produrre olio di palma illegalmente. La Bumitama rifornisce di olio di palma uno dei commercianti più grandi di olio di palma del mondo, la Wilmar international, ed ha ricevuto appoggio finanziario da banche europee come la HSBC, la Deutsche Bank e la Rabobank. Le dichiarazioni della Deutsche Bank sono avvenute durante l'assemblea degli azionisti del 22 maggio, successivamente a quando Salviamo la Foresta ha consegnato 88.000 (ottantotto mila) firme di persone da tutto il mondo che hanno chiesto alla Deutsche Bank di prendere le distanze dalla Bumitama.

Le firme sono state consegnate ad Anshu Jainand e Jürgen Fitschen, direttivi della Deutsche Bank, da Mathias Rittgerott, un portavoce di Salviamo la Foresta in Germania, che ha detto: “È tempo che le istituzioni finanziarie come la Deutsche Bank ascoltino le voci sia dei suoi clienti che dei cittadini di tutto il mondo. Non appoggiamo l'olio di palma, e non vogliamo che la Deutsche Bank finanzi in alcun modo le aziende distruttrici che lo producono”.

Le dichiarazioni lette davanti a oltre 9.000 azionisti hanno denunciato le violazioni dei diritti umani, come l'omicidio di un contadino in Indonesia, e la distruzione delle foreste per l'espansione delle piantagioni di palma: “Cos'altro deve succedere ancora affinchè chiudano definitivamente i loro affari nel settore della palma?”, si chiede Salviamo la Foresta.

Amici della Terra Europa e Walhi-Amici della Terra Indonesia hanno portato a termine campagne contro questi investimenti nell'olio di palma della Deutsche Bank da ottobre 2013.

Anton P. Widjaya, direttore di Wahli-Amici della Terra a Kaliman ovest, dice: “Prendere le distanze dalla Bumitama è un buon inizio per dare ordine alle devastazioni della Bumitama e deve essere seguito da altre banche e investitori che dicono di agire in modo responsabile.”

Amici della Terra Europa ha presentato ai partecipanti dell'assemblea degli azionisti della Deutsche Bank a Francoforte, numerosi casi di furti di terre (landgrabbing) della Wilmar in Africa e in Indonesia, inclusi i casi della Bumitama. Il Sig. Fitschen ha risposto che la Deutsche Bank sta dialogando con la Wilmar, però non è disposta a prendere le distanze da tutte le compagnie palmicultrici in generale, finchè non ci sarà un'alternativa all'olio di palma.

Anne van Schaik, responsabile per la sostenibilità di Amici della Terra Europa ha affermato: “La Deutsche Bank ha fatto un primo passo positivo. Ora deve continuare su questa strada per separarsi anche dalla Wilmar, che nonostante le sue promesse di migliorare il suo comportamento, non ha risolto i suoi problemi nei paesi nei quali opera. Il settore della palma da olio annovera numerosi casi di furto di terre, deforestazioni e degradazione ambientale, quindi non esistono scuse per gli investitori responsabili nell'avere operato in questo campo.”

Istituti di credito statunitensi ed europei hanno una partecipazione nel pacchetto azionario di 371 milioni di euro, e 1.100 in prestiti esigibili. Così ING avrebbe oltre 26 milioni di azioni; la banca inglese HSBC, 298 milioni in prestiti; BNP Paribas e l'olandese Rabobank 189 e 111 milioni rispettivamente. La Deutsche Bank ha 4 milioni di azioni e 12 milioni in prestiti da finalizzare.

Da parte di Salviamo la Foresta diciamo: non un euro di più per la palma da olio!