“Di tutto per fermare Barro Blanco”, reiterano gli indigeni Ngäbe di Panama

Il fiume Tabasará a Panama Panorama del fiume Tabasará (Foto: Campaña Tabasará Libre - www.riotabasara.com) (© Campaña Tabasará Libre - www.riotabasara.com)

21 lug 2014

La Corte Suprema di Giustizia di Panama ha revocato il permesso di Genisa, che gestisce il progetto Barro Blanco, per entrare nel territorio Ngäbe Buglé nei pressi del fiume Tabasará.

È un piccolo passo avanti che non riesce comunque a compensare quanto hanno sopportato gli indigeni Ngäbe Buglé per il progetto di costruzione della diga di Barro Blanco: un progetto privo di consultazione e che pregiudica la popolazione indigena che vive nelle comunità di Kiad, Quebrada Caña e Nuevo Palomar sulle rive del fiume.

Gli indigeni Ngäbe Buglé dal 2011 chiedono di annullare lo Studio di Impatto Ambientale e in particolare la cancellazione definitiva del progetto. Le persone interessate del Movimiento10 de Abril M10 vogliono dire chiaramente al nuovo governo che “non chiediamo un indennizzo, né una mitigazione, nessuna elemosina, nemmeno milioni, ma la libertà del fiume Tabasarà e che si rispetti la Costituzione della Repubblica di Panama”. Questo afferma Ricardo Miranda, dirigente dell'M10. L'articolo 127 che stabilisce chiaramente che i territori regionali indigeni sono territori collettivi che non si possono privatizzare e nemmeno cedere per alcun motivo.

Va detto che il progetto è finanziato da banche europee (DEG- Germania e FMO - Olanda) che paradossalmente gestiscono denaro per lo sviluppo di altri paesi.

Da parte sua l'amministrazione del presidente neo eletto a maggio, Ing. Juan Carlos Varela, ha dichiarato che appoggia il progetto e i suoi finanziatori. Riccardo Miranda afferma, da parte delle persone colpite, che “il popolo Ngäbe farà di tutto per non essere sfollato nuovamente dalle proprie terre e perchè il progetto sia cancellato”.

Attualmente, gli indigeni Ngäbe hanno annunciato che inizieranno uno sciopero della fame se non vedranno segnali di ascolto da parte dello Stato.

Attualità

Reportage di Vice News (in inglese)