Sundarbans è in pericolo: fermate la centrale a carbone

Una tigre si abbevera Le tigri del Bengala vivono nelle zone umide di Sundarbans (© Turau / iStock)
185.415 firmatari

La foresta di Sundarbans – la più grande foresta di mangrovie del mondo, dimora di tigri del Bengala – ha resistito a cicloni e maremoti. Ora, il patrimonio mondiale dell'UNESCO è minacciato: la centrale a carbone di Rampal voluta dal Bangladesh. Chiediamo alla Exim Bank India di non finanziare questo progetto disastroso.

Lettera

CA: Yaduvendra Mathur, CEO di Exim Bank India

“La centrale a carbone è una minaccia per l’ecosistema di Sundarbans e i suoi abitanti: cancellate questo progetto scellerato.”

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Sundarbans: migliaia di isole compongono questo regno unico, tra la terraferma del subcontinente e il Golfo del Bengala. La più estesa foresta di mangrovie sulla Terra. Le tigri del Bengala, la cui popolazione è in calo, si muovono lungo il delta dei fiumi Gange, Brahmaputra e Meghna. Il coccodrillo estuario, i delfini Irrawaddy e Gange e il pitone indiano vivono anch’essi qui.

La ricca biodiversità di Sundarbans ha spinto l'UNESCO a dichiarare la foresta Patrimonio dell'Umanità. Tuttavia, questo paradiso è in pericolo:

La centrale a carbone di Rampal si costruirà in Bangladesh, a soli 14 chilometri dalle mangrovie. I lavori preliminari sono già in corso. L'impianto di 1.320 MW è una joint venture dei governi di India e Bangladesh.

Gli ambientalisti sono allarmati: la centrale avrebbe un impatto enorme sul delicato ecosistema di Sundarbans, portando numerose specie all'estinzione. Le mangrovie sono un vivaio per la vita acquatica,invece le emissioni della centrale nel fiume Passur una minaccia per la sicurezza alimentare di oltre due milioni di persone.

L'impianto potrebbe rilasciare fino a 220 t giornaliere di inquinanti atmosferici tossici e devastare il clima con grandi quantità di biossido di carbonio.

Rampal produrrebbe l’equivalente di 500 carichi navali di carbone annuali – posto che le navi navighino in modo sicuro i 65 km di tragitto attraverso il labirinto di isole. Incidenti e fuoriuscite di petrolio sono prevedibili.

La Exim Bank India - il governo indiano detiene una quota del 69% - finanzierebbe il progetto per la somma di 1,6 miliardi di dollari, per questo è cruciale chiedere alla Exim Bank India di ritirarsi dal progetto, per garantire la protezione dell’ambiente e degli abitanti di Sundarbans.

Unite la vostra firma a quella di oltre 100 ONG per i diritti ambientali e umani. Grazie!

Infor­mazioni

La Bangladesh-India Friendship Power Company Ltd (BIFPCL), una joint venture tra l’indiana National Thermal Power Company (NTPC) http://coalbanks.org/company#national_thermal_power_corporation_ntpc_ e il Consiglio dello Sviluppo Energetico del Bangladesh (BPDB), è alla base del progetto di Rampal.

La ONG BankTrack è una coalizione mondiale di attualmente 112 organizzazioni per i diritti ambientali e umani - tra cui Salviamo la Foresta – ed ha inviato la seguente lettera aperta alla Exim Bank India che sta finanziando la centrale di Rampal:

Sospendete il sostegno alla centrale a carbone di Rampal

Un appello globale indirizzato alla Exim Bank India

Egregio Signor Yaduvendra Mathur, CEO di Exim Bank India,

Noi, le organizzazioni firmatarie di tutto il mondo, abbiamo appreso che il vostro istituto intende finanziare la costruzione della centrale di Rampal di MW 1.320 di potenza in Bangladesh, tramite l'estensione del credito per 1,6 miliardi di dollari alla società di gestione Bharat Heavy Electricals (BHEL).

Abbiamo ricevuto questa notizia con grande preoccupazione, dal momento che consideriamo la centrale a carbone di Rampal una grave e diretta minaccia, non solo per la popolazione locale e il delicato ecosistema della zona umida di Sundarbans adiacente alla zona interessata dal progetto, ma anche per clima mondiale.

La Exim Bank India dovrebbe essere un’istituzione che si assume le proprie responsabilità e che considera molto seriamente gli impatti sociali e ambientali causati dalle sue operazioni di finanziamento. Dopo tutto, il vostro codice etico -Citizen’s Chart - sostiene che "la banca [...] riconosce i propri doveri di cittadino del mondo" e considera i cittadini dell'India e della comunità globale della banca in qualità di soggetti di interesse per la banca ", mentre il 'Export-Import Bank of India Act 'ci rassicura che "il consiglio d’amministrazione [...] agisce in base a principi del business, tenendo in debito conto l’ interesse pubblico."

Le nostre organizzazioni non riescono a capire come la Exim Bank India, un responsabile 'cittadino del mondo' che agisce 'tenendo in debito conto l'interesse pubblico' possa sostenere un progetto così distruttivo come la centrale a carbone di Rampal. Come 'comunità globale e soggetti di interesse per la banca' vorremmo far notare alla vostra banca che questo progetto è:

Una minaccia per la sopravvivenza di oltre due milioni di persone

Oltre due milioni di persone che vivono nei villaggi intorno alla foresta dipendono dalle risorse della foresta di Sundarbans per soddisfare i loro bisogni di base, mentre altri fanno uso di risorse che essa fornisce per guadagnarsi da vivere. La stragrande maggioranza si sostiene grazie alle risorse acquatiche, come la coltivazione di gamberi e la pesca in generale. Il legno è raccolto per la costruzione di case e barche, ma anche per l'esportazione. Gli ettari di terreno acquistati per la costruzione della centrale a carbone erano precedentemente utilizzati per attività agricole e di allevamento. Con un aumento dell'erosione del fiume, l'inquinamento acustico, i rischi per la salute e una diminuzione della falda freatica a causa della centrale a carbone di Rampal, ci sarà inevitabilmente una perdita per la cultura della pesca, la silvicoltura sociale e un’ importante distruzione dell'agricoltura.

Una minaccia di distruzione per l'unica, straordinaria e rigogliosa foresta di Sundarbans

Clima, topografia, uso del suolo, aria e acqua (in superficie e del sottosuolo) la qualità, la diversità di flora e fauna, le zone umide e il turismo saranno permanentemente colpiti dalle emissioni del carbone bruciato nella centrale elettrica. L'impianto di Rampal inquinerà l'aria rilasciando gas tossici, che avranno un impatto sulle persone, animali, alberi, piante e terreni. La centrale contaminerà i fiumi scaricando giornalmente nel fiume Passur l’acqua calda utilizzata, per almeno 25 anni. Inoltre i fiumi di Sundarbans saranno utilizzati come vie per trasportare il carbone alla centrale di Rampal. I quattro recenti incidenti che hanno visto affondare navi che hanno disperso petrolio, fertilizzanti e carbone nei fiumi si devono intendere come chiari avvertimenti degli incidenti che si avranno se il progetto della centrale a carbone di Rampal procederà.

Una minaccia per l’estinzione della tigre del Bengala

Sundarbans è la dimora di alcune delle ultime iconiche tigri del Bengala, così come del coccodrillo estuario, i delfini Irrawaddy e Gange, il pitone indiano, circa 260 specie di uccelli e circa 120 specie acquatiche. Se la centrale a carbone diventasse operativa, l'acqua tossica di scarico e l’aria inquinata, nonché il trasporto di carbone costante, avranno un effetto distruttivo su tutta la vita nella foresta. Non è possibile proteggere animali di così altro profilo a Sundarbans senza mantenere un vero equilibrio tra i vari ecosistemi. Le tigri non possono sussistere senza il cervo, e il cervo non può vivere senza l'albero keora. Se Sundarbans degenerasse potremmo perdere per sempre gli animali che dipendono da essa, e le future generazioni non sarebbero più in grado di godere della splendida vista di questi animali.

 

Una minaccia per l’aumento del caos del sistema climatico globale

La centrale di Rampal, una volta in funzione, emetterà 7,9 milioni di tonnellate di CO2 all'anno per i prossimi 25 anni, pertanto aggiungerebbe un ulteriore carico per il clima che è già saturo di gas ad effetto serra. Se il mondo ha qualche possibilità di limitare l'aumento della temperatura globale al di sotto della soglia critica dei 2 °C , come concordato tra i paesi del mondo l'anno scorso a Parigi, per non parlare della soglia di 1,5 gradi considerata fondamentale per mantenere la vita sulla terra, più o meno come la conosciamo, si deve procedere alla chiusura immediata di tutte le centrali a carbone

Il Bangladesh, così come l'India e altri paesi vulnerabili, si stanno già soffrendo gli effetti dei cambiamenti climatici, con forti tempeste che causano inondazioni devastanti. Indebolire Sundarbans contribuirebbe solo a lasciare il Bangladesh e parti dell'India indifesi di fronte alle catastrofi naturali, che sono ormai destinate ad aumentare in frequenza ed intensità.

Vi è un urgente bisogno che istituzioni come Exim Bank India usino il loro peso per il finanziamento della transizione energetica di cui il mondo ha urgente bisogno per affrontare la sfida del rapido cambiamento climatico; allontanandoci dai combustibili fossili verso la piena realizzazione del potenziale delle fonti rinnovabili.

Per tutte queste ragioni noi, come cittadini del mondo, chiediamo a voi, un istituto finanziario che agisce nel pubblico interesse, di agire per il bene comune globale e di astenervi dal finanziare la centrale a carbone di Rampal.

 

Ulteriori informazioni (in inglese)

Sulla Bank Track campaign

http://www.banktrack.org/rampal/

http://us6.campaign-archive2.com/?u=ca4ff3016df790ab4c04c0ddd&id=64902a1131&e=42702348b5

 

Sul Patrimonio Mondiale dell’UNESCO 

In India http://whc.unesco.org/en/list/452

In Bangladesh http://whc.unesco.org/en/list/798

Informazioni generali sulla centrale a carbone di Rampal

https://www.wageningenur.nl/en/newsarticle/Oysters-and-mangroves-protect-Bangladesh-against-flooding.htm

http://timesofindia.indiatimes.com/home/environment/global-warming/Sunderbans-sea-level-to-rise-3-8-mm-per-year-World-Bank-report/articleshow/46741437.cms

 

Lettera

CA: Yaduvendra Mathur, CEO di Exim Bank India

La Exim Bank India intende finanziare la costruzione della centrale elettrica a carbone di 1.320 MW a Rampal in Bangladesh, avvalendosi di un prestito di $ 1,6 miliardi della Bangladesh India Friendship Power Company (BIFPCL).

Gli ambientalisti e attivisti per i diritti umani vogliono mettervi in guardia riguardo al progetto: la centrale minaccia la foresta di Sundarbans, la più grande foresta di mangrovie del mondo, patrimonio mondiale dell'UNESCO. L’inquinamento dell'aria e dell'acqua causati dalla centrale degraderebbero l'habitat di tigri del Bengala, coccodrilli, delfini e centinaia di specie di uccelli e di pesci. L'impatto causato dalla centrale potrebbe distruggere l'ecosistema vulnerabile di Sundarbans e minacciare la sopravvivenza delle specie in via di estinzione.

La centrale a carbone di Rampal sarebbe anche un disastro per i due milioni di persone residenti nei villaggi in prossimità di Sundarbans, in quanto la loro sussistenza e cultura si fondano tradizionalmente sulla pesca e la raccolta di prodotti forestali. Senza la foresta di mangrovie, queste persone vedranno i loro mezzi di sussistenza ridotti o addirittura annullati completamente.

Inoltre, le emissioni di carbone della centrale, previste annualmente, sono di 7,9 milioni di tonnellate che contribuirebbero in modo significativo al cambiamento climatico con incalcolabili conseguenze future sul Bangladesh e l’India.

I combustibili fossili sono ormai obsoleti e non sono la risposta alle sfide che l'India e il Bangladesh affrontano oggi. Chiediamo di annullare il finanziamento a favore della centrale di Rampal e di fornire invece un sostegno urgente e investimenti per progetti decentrati di energia rinnovabile.

Distinti saluti,