Palawan – Filippine: fermate la corsa alla palma da olio

Area deforestata nell'isola di Palawan – Filippine Le piantagioni di palma da olio sottraggono la terra e la vita (© Collage - ALDAW)
93.973 firmatari

Il piano scellerato per la conversione di 8 milioni di ettari nelle Filippine in piantagioni di palme da olio ha fatto notizia a livello nazionale, esplicitando la visione miope di sviluppo del governo filippino a danno delle economie tradizionali. Scrivete al Governatore di Palawan per proteggere la Palawan Man & Biosphere Reserve!

Lettera

CA: Governatore di Palawan, Jose Chaves Alvarez; Vice-Governatore Dennis Socrates

“Sig. Governatore: salvate la Palawan Man & Biosphere Reserve dalla corsa alla palma da olio”

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Palawan, conosciuta anche come “L'ultima frontiera delle Filippine”, è oggi testimonianza di una delle più grandi aree di conservazione con all'interno possedimenti di palma da olio.

Compagnie palmicultrici vogliono convertire in piantagioni 20.000 ettari di terra della Palawan Man & Biosphere Reserve. 6.000 ettari sono già stati deforestati, mettendo in pericolo la biodiversità, i corsi d'acqua, la qualità del suolo e la vita di contadini e indigeni, incrementando la povertà rurale. Se l'espansione della palma da olio continuerà, la sostenibilità ambientale ed ecologica della provincia e la sicurezza alimentare locale saranno seriamente compromesse.

Mentre la Agumil Philippines Inc. - la più grande compagnia palmicultrice di Palawan – esporta liberamente olio di palma ai suoi compratori in Malesia, i contadini locali non hanno nulla per sfamare le loro famiglie o da portare al mercato locale. “La Agumil non ci permette nemmeno di coltivare manioca nelle piantagioni di palma che sono sulla nostra terra”, dice Jerry Azucena, rappresentante della nuova Coalition Against Land Grabbing (CALG). “Hanno distrutto le nostre vite, e presto o tardi ci dovranno risarcire”, aggiunge.

Indigeni e contadini si sono uniti per chiedere al Governatore Jose C. Alvarez una moratoria sull'espansione della palma da olio in quanto unica soluzione viabile per fermare quanto accade. Il governo provinciale deve agire senza esitazioni. Per favore, sostenete la loro petizione.

Infor­mazioni

Proteste locali

Il 29 settembre integranti indigeni e contadini hanno consegnato una petizione, contenente 4.200 firme, al Vice – Governatore di Palawan Dennis Socrates, con la richiesta di approvare con sollecitudine la richiesta di moratoria sull'espansione della palma da olio.

L'espansione indiscriminata della palma da olio sta mettendo in serio pericolo la vita di piccoli agricoltori e comunità indigene. “ Agumil Philippines Inc. e Land Bank ci stanno strozzando con debiti impossibili e i titoli delle nostre terre sono trattenuti dalla banca come garanzia”, dice il segretario della CALG, Welly Mandi. “Fino ad ora, non abbiamo visto altro se non il mero tentativo della banca di proteggersi dalla responsabilità per gli impatti distruttivi delle piantagioni di palma da olio nella nostra provincia”, dice il direttore di CALG, Motalib Kemil. “La banca dovrebbe avere delle proposte per ristabilire la sussistenza delle comunità colpite dai progetti che hanno finanziato e smettere di investire in progetti agroindustriali irresponsabili.”

ALDAW (Ancestral Land/Domain Watch), l'organizzazione locale leader della campagna contro l'olio di palma, sostiene che allontanare la produzione agricola di alimenti di base e delle noci di cocco autoctone e sostituirla con quella di palma da olio sia una decisione irresponsabile, che metterà in pericolo la sopravvivenza delle future generazioni.

La CALG – Coalition against Land Grabbing – è una nuova organizzazione di base che monitora l'espansione delle piantagioni nell'area comunitaria. Il suo ruolo è stato fondamentale nella circolazione e raccolta firme della petizione per chiedere la moratoria sull'espansione della palma da olio.

Ulteriori informazioni: Philippines: Local Palawaños Stand Strong Against Oil Palm Expansion

Copie di questa petizione verranno inviate con tutte le firme raccolte a:

Governatore di Palawan, Jose Chaves Alvarez

Vice-Governatore Dennis Socrates

H.E. Benigno C. Aquino III, Presidente della Repubblica

Dr. Marlea Pinor Munez, Dirrettore Esecutivo della National Commission on Indigenous Peoples (NCIP)

On. Ramon Jesus Paje, Segretario del Department of Environment and Natural Resources (DENR)

On. Proceso J. Alcala, Segretario del Department of Agriculture (DA)
Euclides G. Forbes e Carlos B. Carpio della Philippine Coconut Authority - PCA

Sig. Nelson P. Devanadera, Direttore Esecutivo della Palawan Council for Sustainable Development (PCSD)

Sig.ra Gilda E. Pico, Presidente e CEO della Land Bank of the Philippines
Irina Bukova, Direttore Generale, UNESCO

Lettera

CA: Governatore di Palawan, Jose Chaves Alvarez; Vice-Governatore Dennis Socrates

Gentili Sig.re, Egregi Sig.i

Vi scrivo per esprimere il mio sostegno alle comunità indigene e contadine delle Filippine, al fine di:

- emettere urgentemente una moratoria sull'espansione della palma da olio a Palawan;

- sanzionare la Agumil Philippines Inc. e altre compagnie palmicultrici per aver violato il Piano Ambientale Strategico (R.A. 7611), la legge per i Diritti delle Popolazioni Indigene (R.A. 8371), l'Ordine Esecutivo No. 23 (proibizione del taglio di alberi nelle foreste naturali residue in tutto il paese) e altre leggi vigenti;

- fermare la semina e coltura della palma da olio in aree che sono state registrate come territori forestali ancestrali e di conservazione in generale; eradicare le palme da olio esistenti in questi territori e riforestare con piante di alberi autoctoni.

Per quanto riguarda le piantagioni che si sono costituite con accordi tra la Agumil Philippines, Inc. e i piccoli agricoltori:

- rivedere e correggere i termini e le condizioni degli Accordi Tecnici di Mercato sulla Produzione (PTMAs) e degli Accordi sui Servizi di Gestione (MSAs) che beneficiano in modo fazioso la Agumil Philippines Inc., pregiudicando le cooperative dei piccoli agricoltori;

- garantire che la Agumil Philippines Inc., e altre compagnie agroindustriali rispettino le leggi sul lavoro per migliorare le condizioni dei lavoratori delle piantagioni e provvedere loro un'adeguata copertura assicurativa.

Distinti saluti