Rilasciati ma non assolti!

3 ragazze e 3 ragazzi integranti di Mother Nature sorridono dopo il loro rilascio Un motivo di gioia: la prima foto dopo il rilascio (© Mother Nature Cambodia) 3 giovani donne e 3 giovani uomini del Mother Nature Cambogia imprigionati Sono liberi solo sulla parola. I giovani attivisti di Mother Nature Cambogia continuano ad affrontare lunghe pene detentive (© LICADHO/Bearbeitung FIAN)

3 dic 2021

A metà novembre, i 6 attivisti detenuti, del gruppo Mother Nature Cambogia, sono stati rlasciati su cauzione nella capitale della Cambogia, Phnom Penh, dopo un’esperienza molto dura in carcere. Ma le accuse rimangono e gli attivisti rischiano fino a dieci anni di prigione. Ecco perché continuiamo a raccogliere firme per la petizione che abbiamo organizzato, indirizzata al primo ministro Hun Sen.

Thun Ratha, Phuon Keoraksmey e Long Kunthea hanno dovuto sopportare di vivere per 14 mesi in celle sovraffollate nelle peggiori condizioni; Sun Ratha, Yim Leanghy e Ly Chandaravuth sono stati rinchiusi per cinque mesi. I "crimini "imputati a questi giovani attivisti erano relativi ad all’organizzazione di una campagna pacifica per la protezione della  natura del loro paese e aver pubbliche le loro rimostranze nei confronti della monarchia."

Anche se ora sono stati rilasciati, gli ambientalisti non sono stati assolti: le accuse di cospirazione, insulto alla monarchia e incitamento sono state confermate. Gli attivisti rischiano fino a dieci anni di prigione per queste accuse. Hanno anche dovuto pagare una cauzione per il loro rilascio, e rimangono sotto stretta sorveglianza giudiziaria e non possono lasciare il paese.

Insieme ai sei membri di Mother Nature Cambogia, sono stati rilasciati altri 20 prigionieri. Anche loro si battono per i diritti umani e la protezione dell'ambiente.

Pressione internazionale e 80.000 firme

La pressione internazionale sul governo della Cambogia ha contribuito a questi rilasci, si dice in sede locale e all'estero. A questo risultato hanno contribuito anche le oltre 80.000 firme della petizione distribuita attraverso la pagina web di Salviamo la Foresta. "Penso che la petizione abbia giocato un ruolo importante per raggiungere questo rsultato", dice Alejandro Gonzalez-Davidson, co-fondatore di Mother Nature Cambogia, "e probabilmente è stato anche il tentativo delle autorità cambogiane di migliorare la loro immagine internazionale in vista di incontri di alto livello - come il Meeting Asia-Europa (ASEM) alla fine di novembre, così come il vertice ASEAN del 2022".

Alejandro era stato anche accusato di insultare il re, ma in contumacia. Per questo, è stato espulso dalla Cambogia nel 2015.

"Gli arresti e le accuse al gruppo ambientalista Mother Nature hanno lo scopo di fermare la loro attività di documentazione sulla sistematica distruzione ambientale in atto nel paese. Questo fa si che anche le violazioni dei diritti umani e la presunta corruzione diventino pubbliche. Non appena una persona o un gruppo organizzato in Cambogia gestisce una campagna per la protezione dell'ambiente e dei diritti umani e incoraggia altre persone a esprimere la loro opinione, il loro lavoro viene ostacolato costantemente e repentinamente".

L'inazione non è un'opzione

Anche dopo la lunga e disumana detenzione, gli attivisti non si lasciano intimidire. "Continuerò ad essere impegnata socialmente e a fare ciò che amo", dice Long Kunthea dopo il suo rilascio.

E il suo giovane collega Ly Chandravuth pensa che sia importante, dato l'attuale clima politico in Cambogia, che la gente continui a battersi per i propri diritti, anche se la libertà di riunione e di espressione è sempre più limitata. "Se più persone partecipassero a queste campagne, le autorità non sarebbero così rigide. Perché, quando la gente si muove assieme, unita, il governo deve ripensare le sue strategie", ha detto Ly Chandravuth in un'intervista alla piattaforma ambientale Mongabay. "Ma se la gente rimane in silenzio, continueremo ad essere abusati dal governo... Il silenzio non è una scelta, dobbiamo alzare la voce. Questo è l'unico modo per avere un futuro".

Le richieste della nostra petizione al governo della Cambogia non sono state finora soddisfatte. Questo perché il rilascio degli attivisti è solo temporaneo e soggetto a condizioni inaccettabili e prove senza fondamento. Per favore, se non l'avete già fatto, unite la vostra firma per aiutare questi giovani e coraggiosi attivisti ambientalisti.

 

Ulteriori informazioni (in inglese):

Mother Nature Activists Released on Bail

https://www.licadho-cambodia.org/flashnews.php?perm=302

 

Cambodia targets Mother Nature group in latest crackdown on dissent

 

https://www.dw.com/en/cambodia-targets-mother-nature-group-in-latest-crackdown-on-dissent/a-59843664

 

 

 

Newly released Cambodian activists honored among Front Line Defenders awardees

https://news.mongabay.com/2021/11/newly-released-cambodian-activists-honored-among-front-line-defenders-awardees/Unbowed by prison, young Cambodian activists vow to fight on

 

https://asia.nikkei.com/Politics/Unbowed-by-prison-young-Cambodian-activists-vow-to-fight-on

 

“They Breathe Hope” Mother Nature on Prison, Freedom and the Future

https://cambodianess.com/article/they-breathe-hope-mother-nature-on-prison-freedom-and-the-future