Grazie al vostro sostegno, abbiamo ottenuto questi risultati

Indigeni Mundurukú manifestano contro una diga sul fiume Tapajos, Brasile Protesta a Tapajos, Brasile (© Aaron Vincent Elkaim)

31 ago 2018

Spesso ci viene chiesto: "Firmare le vostre petizioni porta a qualcosa? Ottenete risultati contro la distruzione delle foreste e la natura? "La nostra risposta è: Sì, le vostre firme per aderire alle nostre petizioni servono e portano a risultati concreti. Sì, il nostro lavoro aiuta a preservare la natura.”

Spesso le nostre petizioni raggiungono risultati concreti:

- Il servizio in streaming di Netflix ha corretto i contenuti di un documentario che incolpava le scimmie urlatrici per il contagio della febbre gialla. La nostra petizione che ha raccolto 132.480 firme ha contribuito a raggiungere questo risultato.

- A seguito delle proteste internazionali, la Corte di giustizia europea (CGE) ha ordinato al governo polacco di fermare la deforestazione nella foresta di Bialowieza. Avevamo richiesto la protezione della foresta consegnando 194.748 firme.

- Nello stato di Sabah, in Malesia, è stato bloccato un progetto infrastrutturale - costruzione di ponti - che minacciava l'habitat di 700 elefanti. Il governo ha sottolineato che le critiche mosse dagli ambientalisti e le popolazioni locali hanno portato a questa decisione. Abbiamo raccolto 237.000 firme.

- 320.000 firme hanno contribuito a vietare il commercio internazionale di pangolini.

- Un totale di 357.000 firme hanno contribuito a proteggere l'habitat dei pinguini di Humboldt in Cile dai progetti minerari.

- La protesta internazionale è stata una delle ragioni per cui il Brasile ha interrotto la costruzione di una grande diga nella foresta di Mundurukú. Abbiamo contribuito con quasi 213.000 firme.

Le vostre donazioni aiutano

Non solo le vostre firme aiutano a proteggere la natura, ma anche le vostre donazioni. Ecco una piccola selezione di progetti incoraggianti gestiti dai nostri partner in Asia, Africa e America Latina:

- Dopo i devastanti incendi forestali, un tribunale di Sumatra ha condannato la compagnia produttrice di olio di palma RKK a un risarcimento di 11,5 milioni di euro. Il nostro partner Feri Irawan è stato determinante in questo procedimento legale.

- In Nigeria, il popolo Ekuri difende la foresta contro un progetto di costruzione di una rete stradale. Hanno creato un'alleanza con molti villaggi e portato la protesta all’attenzione internazionale. Ora, il nostro partner Martins Egot si occupa della formazione  delle eco-guardie che proteggono la foresta. Le oltre 334.000 firme raccolte finora dimostrano al governo nello stato di Cross River che la comunità internazionale li sta osservando da vicino.

- In Malesia, l'attivista ambientalista Matek Geram raccoglie prove contro le compagnie di palma da olio che derubano gli abitanti delle loro terre per implementare le loro piantagioni. Ha già portato numerose aziende in tribunale e ha vinto le cause.

- In Perù, i nostri partner acquistano terreni forestali per conservarli. Hanno già messo sotto protezione 300 ettari. L'acquisto ha lo scopo di impedire a una società coltivatrice di cacao di acquisire sempre più terreni forestali e sostituirli con piantagioni. Con un progetto di permacultura, gli agricoltori ottengono un guadagno senza danneggiare la foresta.

- In Liberia, i ricercatori di scimpanzé presieduti dal professor Christophe Boesch stanno lavorando per creare un parco nazionale. Nell'agosto 2017 è stato proclamato il Parco Nazionale Grebo-Krahn. Ora deve essere protetto in modo permanente. Centinaia di primati vivono in questo paradiso di oltre 100.000 ettari. Non solo aiutiamo sul piano finanziario, ma sensibilizziamo anche riguardo la minaccia di estinzione che subiscono gli scimpanzé - e finora abbiamo raccolto oltre 140.000 firme.

- In Indonesia, il silvicoltore Bazuki sta piantando innumerevoli piantine per ripristinare la foresta degli oranghi di Kalimantan. Incendi devastanti  l’avevano distrutta. I nostri partner Feri e Udin contrastano le aziende di olio di palma in modo indefesso. A Sulawesi, la rete JATAM è riuscita a chiudere 250 compagnie minerarie.

Tempi lunghi e agenda politica

I risultati non arrivano uno dopo l’altro. Per ottenere i risultati con la consegna delle firme alle nostre petizioni ci vogliono anche anni, soprattutto affinchè l’agenda politica dei governi interessati ne tenga conto.

- Grazie anche alla nostra petizione, che ha raccolto oltre 431.000 (!) firme fino ad oggi, i politici europei sanno che devono fare di più per fermare il commercio di avorio nella UE.

- In questi anni, grazie alle campagne di informazione e alle nostre petizioni, abbiamo reso impossibile a qualsiasi politico di dichiararsi inconsapevole rispetto ai  danni per il protrarsi delle loro politiche catastrofiche che fomentano l’uso dell’olio di palma nei biocarburanti. Con le petizioni in corso, abbiamo raccolto 232.000 firme (rischio di cancro per il consumo di olio di palma) e 330.000 firme (olio di palma nei biocarburanti).

- Numerose petizioni, in particolare in Indonesia, hanno fatto si che le società che finanziano le piantagioni, i venditori di olio di palma e le multinazionali come Unilever e i gruppi bancari come Deutsche Bank siano stati costretti a giustificarsi ripetutamente e addirittura perdere i procedimenti giudiziari che li vedono imputati.

Aumentare la consapevolezza a casa

Il nostro lavoro aiuta in Italia e in Europa ad aumentare la consapevolezza rispetto ai nostri consumi che stanno distruggendo le foresta tropicali. Si tratta di olio di palma, soia per l'allevamento industriale, produzione di oro e alluminio, legname tropicale. Il fatto che la politica catastrofica che fomenta l’uso dei biocarburanti nella UE abbia aperto un dibattito incessante in Europa è un risultato che si deve ai gruppi ambientalisti, come Salviamo la Foresta – Rettet den Regenwald e.V. - e alle organizzazioni in difesa dei diritti umani.

Questi risultati, li abbiamo raggiunti anche con il vostro supporto e per questo vi ringraziamo.