La RDC rinuncia allo sfruttamento del petrolio a Salonga

Un bonobo seduto sul ramo di un albero nella Repubblica Democratica del Congo I bonobo vivono esclusivamente nel cuore del bacino del Congo (© shutterstock.com)

16 ago 2021

Il governo della Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha deciso di abbandonare i suoi piani di sfruttamento delle riserve petrolifere all'interno del Parco Nazionale di Salonga. Questa è una buona notizia per i bonobo la cui area protetta è un habitat vulnerabile.

Situato nel cuore del bacino del Congo, il Parco Nazionale di Salonga è la più grande riserva forestale tropicale in Africa, iscritto nel 1984 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità (UNESCO). In seguito, l'UNESCO aveva minacciato di ritirare il suo prestigioso titolo, in particolare a causa del piano delle autorità congolesi per dare via libera allo sfruttamento petrolifero all'interno dell’area protetta. Oggi sta accadendo il contrario, poiché il Comitato del Patrimonio Mondiale ha deciso di rivedere la sua decisione e rimuovere il nome del Parco Nazionale di Salonga  dalla Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo dove è iscritto dal 1999.

Uno dei motivi forniti dall’UNESCO durante l’incontro online del 16 luglio 2021 è che il governo congolese ha dichiarato che le concessioni petrolifere all’interno del Parco Nazionale sono "nulle e senza futuro".

Questo è un grande risultato per la natura e per gli ambientalisti! La petizione internazionale online di Salviamo la Foresta per la protezione del Parco Nazionale di Salonga ha raccolto finora 274.945 firme. La petizione è comunque ancora attiva perché, a differenza del Parco di Salonga, il Parco Nazionale di Virunga è ancora minacciato per le sue riserve di petrolio. Potete ancora firmare la petizione e diffonderla