Trafficanti di legname illegale: in galera!

Ladri di legname in una zona deforestataIl 90 per cento del legno tropicale potrebbe essere di origine illegale
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Da marzo 2013 sono proibite le importazioni di legname illegale nella UE, ma lo sfruttamento eccessivo delle foreste tropicali per il nostro consumo continua. Questo dimostrano le investigazioni degli ambientalisti. Un carico di legname proveniente dal Congo rivela che le leggi non sono efficaci e le autorità sono passive. Protesta.

News e aggior­namenti Lettera

CA: Governo Italiano, UE e paesi membri

“Fermate l'importazione di legni tropicali e il commercio illegale di legname”

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A fine aprile nel porto di Amberes - Belgio 100 m³ di legname tropicale importato dall’Africa sono stati scaricati dalla MV Chopin. Viene dalle foreste della Repubblica Democratica del Congo e parte del legno nobile e 200 metri cubi di legno di wenge (o wenguè) sono di origine illegale.

Lo confermano le indagini di Greenpeace. Gli abitanti della zona di provenienza denunciano che  il responsabile è la compagnia Bakri Bois Corporation (BBC). L’invio di questo legname in Europa è in contravvenzione con il Regolamento Europeo del Legname, che proibisce le importazioni di legno illegale in Europa.

Però questo regolamento, entrato in vigore nel 2013 è stato minimizzato dalla lobby europea del legno tropicale ed esiste solo sulla carta. Non una sola tavola di legno è stata confiscata da allora dalla UE. È incredibile giacchè la UE rappresenta oltre un terzo del commercio mondiale di legname e il legno tropicale proviene per il 90 per cento da fonti illegali, secondo i dati dell’Iterpol.

Le autorità competenti non effettuano controlli esaustivi, gli ispettori belgi ignorano persino le prove concrete sull’invio di legname illegale dal Congo. Greenpeace è stata costretta a seguire il carico fino in Germania.

In agosto di quest’anno, una parte del legname è arrivato ad una segheria in Germania. Questo paese ha adottato la legislazione europea attraverso la legge di Sicurezza del Commercio di Legname. Nonostante ciò, le possibili pene si riducono a una semplice “infrazione” anzichè un crimine. Altri paesi dell’UE - come certamente l’Italia – sono molto più arretrati rispetto all’adozione della legge europea e la sua applicazione.

Chiediamo ai governi dell’Unione Europea che fermino le importazioni illegali di legno tropicale e che realizzino conntrolli efficaci.

Infor­mazioni

Legale o illegale?

È tra il 15 el 30 per cento la percentuale di legname che si commercia nel mondo proveniente da tagli illegali, stimano l’Iterpol, l’ONU e il Banco Mondiale. La proporzione di legno tropicale illegale in molti paesi che dispongono di foreste tropicali arriva al 90 per cento del totale del legno tagliato.

Se il legname è stato tagliato legalmente o no, è spesso molto difficile da provare nella pratica. L’Interpol raccoglie nel suo Documento sul Taglio Illegale, Riciclaggio e Frode Fiscale nelle Foreste Tropicali del Mondo , fino a 30 metodi abituali utilizzati dalle bande criminali per ottenere permessi falsi, riscuotere tangenti e frodare il fisco.

In diverse operazioni della polizia internazionale, l’Interpol America Latina ha confiscato 350.000 tonnellate di legno tropicale per un valore di svariati milioni di Euro ed ha arrestato 240 persone in diversi paesi, tra questi Brasile e Costa Rica.

Il caso della Repubblica Democratica del Congo

Nelle foreste tropicali del Congo regnano il caos e la corruzione. L’industria del legname, che comprende anche imprese europee, trasgredisce costantemente le leggi e continua a saccheggiare le foreste.

In giugno alcuni ecologisti hanno visitato l’area della foresta dove opera la compagnia Bakri Bois Corporation (BBC) che è stata denunciata dalla popolazione locale.

Ispettori pagati dall’Unione Europea avevano giá avvisato le autorità del Congo alla fine del 2012 che avrebbero tolto le concessioni di taglio alla BBC nella provincia Ecuatoriale.

Precedentemente, già in marzo, Greenpeace aveva avvisato le autorità del Belgio che stava per arrivare un carico illegale di legno di afromisia al porto di Amberes. L’industria del legname ha portato questa specie al limite dell’estinzone, per tanto il commercio della stessa è possibile solo con permessi speciali della convenzione di Washington per la protezione delle specie CITES.

Le autorità CITES in Belgio, quindi, hanno trattenuto il carico in un primo momento. Gli importatori di questo carico erano le compagnie belghe di legname Vandecasteele e Denderwood. Dopo aver ricevuto dai loro colleghi del Congo, nelle settimane successive, tre certificati sull’origine del legname, fu dato il via libera al carico, nonostante i documenti africani e i dati che contenevano fossero ovviamente falsi.

Il legno di wenge

Gli alberi di wenge (Millettia laurentii) il cui legno tagliato illegalmente nel pease di origine è stato introdotto nella UE in giugno, crescono nelle foreste del bacino del fiume Congo. Questo legno tropicale di colore scuro, si utilizza soprattutto per la produzione di oggetti decorativi e mobili. Questo legno è nella Lista Rossa delle specie minacciate. Però, com’è possibile la sua introduzione illegale senza penalizzazioni nell’Unione Europea?

Regolamento Europeo del Legname (EUTR, dall’inglese European Timber Regulation)

Il Regolamento Europeo del Legname è diventato efficace ufficialmente il 3 marzo 2013, in tutti i paesi membri. Sin dall’inizio ci sono stati dubbi sull’efficacia di questa normativa e sulla volontà dei paesi membri di porre fine alle importazioni illegali di legname e alla deforestazione delle foreste tropicali.

Un punto debole del regolamento è che contempla unicamente la responsabilità dell’importatore e non quella dei successivi importatori e commercianti. Gli importatori devono presentare un sistema di pratiche adeguate e utilizzarlo per ogni carico. Per i loro clienti questo non si applica. Questi ultimi devono solo specificare chi sono i loro fornitori e compratori per assicurare la tracciabilità dall’origine.

Nel caso menzionato qui sopra del legno di wenge del Congo, l’importatore e compratore di legno tropicale è la compagnia svizzera Bois d’Afrique Mondiale S.A.iv (BAM) con sede a Lucerna. Le autorità svizzere che hanno ricevuto la denuncia di Greenpeace però, non fanno nulla perché manca loro un quadro giuridico. Dal canto loro le autorità competenti belghe, non solo non fanno nulla per evitare il commercio illegale, ma non rispondono nemmeno all’organizzazione ecologista. Così si può comprare il legname ad Amberes e trasportarlo in tutta Europa per rifornire le diverse compagnie di legname.

In Germania: Legge di Sicurezza nel Commercio di Legname (Holzhandels-Sicherungs-Gesetz)

Per esempio il governo tedesco ha applicato il regolamento Europeo del Legname elaborando una legge nazionale. È stata stabilita un’istanza responsabile di controllo delle operazioni con legname, ovvero l’ufficio dell’Agricoltura e dell’Alimentazione (BLE per il suo acronimo tedesco). Circa il 15 per cento dei soggetti coinvolti verranno controllati da una decina di ispettori formati in tal senso. Quante e quali siano le aziende che commerciano con legno tropicale – si stima siano 1200 – non è del tutto chiaro per l’amministrazione incaricata. L’obbligo di registrarsi si estende fino a novembre 2013.

I controlli, comunque, non sono molto esaustivi, dato che in Germania non è stata confiscata una sola partita di legname illegale da quando è entrato in vigore il Regolamento Europeo. Di recente dopo le denunce di Greenpeace davanti alla BLE, l’amministrazione ha realizzato le prime indagini e ha effettuato i primi passi prendendo parte del legno di wenge in “custodia”.

Chi ha saccheggiato il legname non teme nemmeno una punizione. All’ultimo momento il governo tedesco ha alleggerito la legge per la pressione della lobby del legno tropicale. “Le contravvenzioni possono essere sanzionate con una multa fino a 50.000 Euro”, scrive il Ministero dell’Ambiente nella sua pagina web.

Lo svuotamento e taglio delle foreste tropicali è per i politici un danno minore. È molto probabile che i cartelli criminali che secondo il Banco Mondiale ottengono benefici annuali fino a 75 milioni di euro con il legname rubato, non si facciano intimorire affatto da leggi tanto deboli.


 

 

Lettera

CA: Governo Italiano, UE e paesi membri

Egregio Sig. Presidente, Gentili Sig.re, Egregi Sig.ri Autorità dell’Unione Europea e Paesi Membri:

Continuano ad arrivare grandi quantitativi di legname proveniente da tagli illegali nei mercati europei, come dimostrano le ricerche fatte dagli ambientalisti in relazione alle importazioni di legno tropicale proveniente dal Congo.

In piena luce del giorno si ricevono i carichi nei diversi porti, attraversano poi la forntiera diretti ai molti paesi dell’Unione Europea, nonostante i casi concreti di importazione illegale fossero stati denunciati previamente alle autorità locali.

Non esistono ispezioni approfondite, tantomeno si procede a perseguire i delitti dei commercianti di legname illegale. Ad oggi non è stata confiscata una sola partita di tavole di legno e nessun furto di legname è stato perseguito.

Le leggi esistono – Il Regolamento Europeo del Legname (EUTR). – ma non sono efficaci. Non impediscono le importazioni illegali di legname, non agevolano il perseguimento dei criminali, né portano i responsabili davanti alla giustizia. Per il governo le importazioni sono, quindi, solo un’infrazione non un crimine.

Signor Presidente e autorità competenti, tagliare illegalmente le foreste del pianeta è un crimene serio. Proteggete le foreste e fermatene la depredazione.

Proibite le importazioni di legname tropicale ed effettuate controlli esaustivi e rigorosi sulle importazioni di legname.

Formulate leggi che permettano di agire in modo efficace contro le importazioni ed il commercio di legname illegale e stabilite condanne in grado di dissuadere i commercianti di legname illegale.

Distinti saluti

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