Salviamo gli elefanti della Tanzania

Due elefanti uniscono le loro proboscidi Gli elefanti vanno difesi! (Foto: flickr/cetp (CC BY-NC 2.0 ) (© flickr.com cetp (CC BY-NC 2.0))
85.956 firmatari

Fino a 10 anni fa nella Riserva di Selous vivevano 75.000 elefanti, la seconda popolazione più grande in Africa. Ora ne rimangono solo 13.000 esemplari. Politiche poco chiare, mega progetti estrattivi e di infrastrutture minacciano le aree protette. Per questo, vi chiediamo di firmare la petizione al governo della Tanzania.

Lettera

CA: SSig. HE Jakaya Kikwete, Presidente della Tanzania, Dipartimento di Comunicazione del Presidente

“Firmate la petizione per proteggere gli elefanti del Serengeti e di altre aree naturali protette in Tanzania.”

Leggi tutta la lettera

Si tratta soprattutto la sopravvivenza degli elefanti della Tanzania che, ogni anno, vengono abbattuti a migliaia dai bracconieri per il commercio di avorio, come dimostrano dati recenti. Quando l'attuale presidente si è insediato c'erano ancora 75.000 elefanti.

Il governo del presidente Kikwete ha commesso gravi errori nei suoi tentativi di fermare il bracconaggio degli elefanti. Inoltre, si concentra sull'estrazione delle risorse del sottosuolo in presenza di ecosistemi naturali. La natura ha tutto da perdere.

Tra questi progetti si annovera la miniera di uranio nella Riserva di Selous e nei parchi naturali confinanti, così come la costruzione di un'arteria stradale che attraversa il famoso Parco Nazionale Serengeti. Questa via servirà per il trasporto di materie prime dall'interno del continente verso la costa – interrompendo così il percorso migratorio di milioni di animali.

Nella baia di Mwambani nell'Oceano Indiano la natura dovrebbe sacrificarsi per la costruzione di un nuovo porto per le esportazioni. Il progetto minaccia il Coelocanth Thong, un Parco Nazionale Marino, e specie estremamente rare di pesci come i celacanti. Sono pesci giganti che in 400 milioni di anni non sono cambiati, sono considerati dei fossili viventi.

Nel Lago Natron, il principale luogo di riproduzione del fenicottero minore, è prevista la costruzione di una fabbrica di bicarbonato di sodio. Proprio lì vivono 2,5 milioni di uccelli, che formano la colonia più grande del mondo di questo tipo.

Vi invitiamo a firmare questa petizione. Salviamo la Foresta si unisce a di Save the Serengeti per chiedere al Presidente della Tanzania che blocchi i progetti che minacciano le aree naturali e gli animali selvatici e perchè li protegga adeguatamente e li consideri un patrimonio inalienabile.

Infor­mazioni

Petizioni riguardanti il tema nella pagina web di Salviamo la Foresta:

Consegna di firme all'UNESCO, contro la distruzione della Riserva Silvestre Selous in Tanzania

Pesce storico in pericolo-proteggere il celacanto (in spagnolo)

Fermate la strada nel Serengeti (in spagnolo)

Nella pagina web di Serengeti Watch trovate ulteriori informazioni in inglese 

Potete seguire la pagina di Facebook degli Amigos del Serengeti  (in spagnolo)

Lettera

CA: SSig. HE Jakaya Kikwete, Presidente della Tanzania, Dipartimento di Comunicazione del Presidente

Egregio Sig. Presidente,

Vi preghiamo di cogliere ora l'opportunità di proteggere la natura e la biodiversità in modo efficace nel vostro paese e di fermare i mega progetti che minacciano la natura.

Vi chiediamo di:

- Fermare con efficacia la massiccia caccia di frodo degli elefanti. Per questi animali non c'é più tempo.

- Proteggere l'ecosistema del Serengeti in modo permanente. Vietare qualsiasi progetto che impedisca la grande migrazione degli animali. Vietare qualsiasi forma di commercio frutto del traffico illegale.

- Scegliere un percorso alternativo sul lato meridionale del Serengeti.

- Proteggere in modo permanente il Lago Natron, arrestando il progetto di produzione di bicarbonato di sodio. È la zona di riproduzione dei fenicotteri minori dell'Africa orientale.

- Lavorare insieme ai difensori della natura per proteggere la Riserva di Selous dall'estrazione di uranio e dalla diga sul fiume Rufiji, una fonte idrica molto importante in quest'area.

- Assicurarsi che le Aree Marine Protette come il Parco Marino di Tanga Coelocanth, non vengano distrutte per la costruzione di nuovi porti marittimi.

- Promuovere spazi di discussione aperta sullo sviluppo del paese e la protezione della natura.

Per questo:

Non sacrificate la protezione della natura con le vostre decisioni sullo sviluppo del paese – cercate un equilibrio fra i due obiettivi.

Vi chiediamo di agire di conseguenza e di governare per fare in modo che gli animali possano vivere e allo stesso tempo affinchè tutte le persone in Tanzania e nel mondo, non perdano per sempre l'inestimabile patrimonio naturale del vostro paese.

Distinti saluti