Il Parlamento Europeo si oppone allo sfruttamento del petrolio in Africa

Cascate Murchison, Uganda Anche aree protette come il Parco Nazionale delle Cascate di Murchison sono minacciate dall'industria petrolifera. (© Rod Waddington / flickr.com - CC BY-SA 2.0)

24 nov 2022

La resistenza contro il progetto dell'oleodotto EACOP e l'esplorazione petrolifera nel Parco Nazionale delle Cascate di Murchison in Uganda ha ricevuto un sostegno inaspettato: in una risoluzione il Parlamento Europeo avverte sulle conseguenze devastanti dei progetti petroliferi per l'ambiente e il clima e condanna le violazioni dei diritti umani.

Sebbene si tratti di una dichiarazione politica, invia sempre un messaggio importante ai governi ugandese e tanzaniano e alla compagnia petrolifera francese TotalEnergies, promotori dei progetti.

La risoluzione del Parlamento europeo denuncia che quasi 118.000 persone sono state colpite dall'oleodotto dell'Africa orientale (EACOP) e dal progetto di produzione petrolifera Tilenga. Le case sono già state distrutte per far posto alla costruzione delle strade di accesso e dell'impianto di lavorazione. Molte persone sono già state sfollate e la loro terra espropriata  senza un adeguato risarcimento e hanno perso i loro mezzi di sostentamento.

Salviamo la Foresta fa parte di un'ampia alleanza di organizzazioni di tutto il mondo contro l'EACOP e il progetto di trivellazione petrolifera di Tilenga nel Parco Nazionale di Murchison Falls. L'Alleanza ha diffuso una petizione che è possibile firmare qui.

I deputati denunciano la persecuzione e la detenzione arbitraria di ambientalisti e attivisti per i diritti umani come Maxwell Atuhura, partner di Salviamo la Foresta. Chiedono il ripristino dei permessi operativi di 54 organizzazioni a cui è stato vietato di svolgere il proprio lavoro.

I deputati chiedono inoltre alla UE e alla comunità internazionale di esercitare la massima pressione sulle autorità ugandesi e tanzaniane e sui promotori del progetto.

È urgente porre fine alle attività di sfruttamento delle risorse come il petrolio in ecosistemi protetti e sensibili come le rive del Lago Alberto.

Le critiche all'EACOP non hanno effetto solo sul Parlamento Europeo, ma anche sul mondo finanziario. 20 banche commerciali, 13 finanziarie assicuratrici e tre agenzie di credito all'esportazione hanno già dichiarato che non finanzieranno né assicureranno il gasdotto. Anche la Banca africana di sviluppo rifiuta il progetto, sostenendo che la sua priorità sono le energie rinnovabili.

Testo della risoluzione in inglese

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