McDonalds e la protezione dell’ambiente

28 gen 2013

In questi giorni la multinazionale del fast food statunitense Mc Donald’s ha lacianto una campagna pubblicitaria nella quale promette 3000 posti di lavoro in Italia. Gli ambientalisti criticano questa “generositá".

Mc Donalds con questo annuncio sta effetuando una operazione di green washing e di crisis washing, ovvero vuole approfittare della crisi per espandere la sua influenza globale nel mercato, aumentando quindi a livello sociale il numero dei suoi lavoratori e quindi dei suoi consumatori. “Quando mangiamo un innocente panino, di discutibile qualita’, o lo serviamo come dipendenti di McDonalds abbiamo espresso e contribuito ad un cambiamento, purtroppo nefasto, che ha ripercussioni globali” afferma Elisa Norio di Salviamo la Foresta. L’opinione pubblica subisce l’allusione e la persuasione che dietro a questa operazione di marketing ci sia una responsabilita’ sociale se non filantropica della multinazionale.
 
Ambientalisti di tutto il mondo, da tempo denunciano l’operazione di occultamento delle attivita’di Mc Donald’s, inquinanti, dannose per l’ambiente e irrispettose della vita di uomini ed animali per espandere gli allevamenti estensivi, fregiandosi di essere rispettosa dell’ambiente e della sua conservazione. La verita’ pero’ e’ un’altra. Migliaia di ettari di foresta tropicale ogni anno vengono abbattuti e bruciati per fare spazio all’allevamento intensivo di bovini, e alla monocoltura intensiva di cereali, provenienti da sementi OGM, per l’allevamento stesso.
 
Ogni anno un’ area di foresta pluviale della grandezza della Gran Bretagna è abbattuta e incendiata. Globalmente, un miliardo di persone dipende dall'acqua che proviene da queste foreste che assorbono le piogge e le restituiscono gradualmente. In Amazzonia - dove ci sono attualmente 100.000 allevamenti di bovini - le piogge torrenziali si abbattono sulle valli senza alberi, erodendo il terreno e trascinando via il suolo fertile, aumentando la desertificazione del terreno, lasciando le poplazioni locali prive di un approviggionamento d’acqua adeguato.
 
La dimostrazione evidente del green washing operato da McDonald’s si puo’ notare nell’impacchettamento dei suoi panini, quando dice che usa carta riciclata: solo una piccolissima percentuale lo è. La verità è che vengono tagliati 1.300 kilometri quadrati di foresta solo per rifornirli di carta per un anno. Tonnellate di questa finiscono nell'immondizia, senza che si possano riciclare.
 
Le rivendicazioni sociopolitiche devono tenere conto del contesto mondiale, perche’ anche la coscienza del lavoratore quando decide di affiliarsi ad una multinazionale come McDonalds ha delle ripercussioni serie.
 
Il sindacato, la politica in generale in Italia, dovrebbe porre il problema etico, socio politico di coscienza ecologica globale ed educare verso questa postura e visione critica, perche’ in questo Mondo Nuovo di huxeliana memoria, nel quale siamo costretti a vivere, la differenza, che genera un cambiamento, la fa la scelta di campo, la scelta di coscienza del singolo che forma poi la massa, i cittadini, la societa’ civile.

 
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